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Gli anni più belli, l’amore senza tempo in un’altra storia unica di Gabriele Muccino

Aspettavamo che uscisse, anzi non vedevamo l’ora di vedere “Gli anni più belli” il nuovo film di Gabriele Muccino. Così abbiamo voluto pagare il biglietto, sederci in posizione centrale e apprezzare da spettatori questo film. Tutto è ambientato negli anni 80′ a Roma. Un tempo relativamente breve ma un tempo che è stato raccontato dal maestro Gabriele Muccino in modo straordinario. Ci aveva abituato alla sua capacità di far uscire le emozioni dalla pellicola, per travolgere lo spettatore, farlo sollevare dalla poltrona e attirare nel grande schermo della vita. I protagonisti Giulio, Paolo e Riccardo hanno 16 anni e vogliono vivere alla grande. A loro si unisce Gemma, la ragazza di Paolo, e tutto sembra ancora più speciale. Presto arrivano una serie di fatti della vita, che segnano nel profondo i protagonisti. “Le cose che ci fanno stare bene” contano veramente, ma questo si capisce solo vivendo. La colonna sonora di Nicola Piovani coinvolge nel profondo. Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria, Micaela Ramazzotti e anche la cantante Emma Marrone raccontano la realtà di un mondo che, direttamente o indirettamente, ha toccato tutti quelli che vivono questo tempo.
L’Italia che cambia, dalla fine degli anni di piombo alla caduta del Muro di Berlino, dalla stagione di Mani pulite all’11 settembre, rivissuta in maniera magistrale.
Gabriele Muccino si distingue ancora per il suo talento e noi siamo stati davvero contenti di essere in sala.
Nel 1982, quando i protagonisti del film hanno 16 anni, il regista ne aveva giusto quindici. Così è riuscito a proiettare le stesse emozioni e i dettagli che lo avevano impressionato.
Sceneggiato con Paolo Costella, prodotto da Lotus, società della Leone film group, insieme a Rai Cinema e a 3 Marys Entertainment. Da vedere.

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