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Regressione umana

fontanellaPrima delle vacanze abbiamo fatto una cena. Dopo aver fatto godere il palato dei 1000 piaceri che la cucina italiana ancora sa regalarci, ci siamo messi a parlare a lungo.  Siamo partiti dall’osservazione di una fontanella accanto a noi. Chiusa. A secco.
Gli antichi romani non facevano mancare l’acqua e i bagni a nessuno, eppure, oggi, pur di non tagliare gli sprechi veri si è voluto tagliare il secolare ristoro di tutti. La fontanella.
Tagliare, appaltare, privatizzare, standardizzare. Per alcuni anni ci hanno martellato con il messaggio assordante che “Pubblico significa spreco.” Fino a quando tutti noi siamo stati “formattati” al concetto “Per far funzionare le cose ci vogliono i Privati.” A quel punto via. Inizia la grande svendita dei gioielli di famiglia. Trasporti, chimica, siderurgico, poste, infrastrutture…
La parola d’ordine è privatizzare. Via tutto. E’ meglio. Ma meglio per chi?
Un tempo l’acqua costava pochissimo e zampillava da tutte le fontane del Paese. Nelle strade c’erano i vigili di quartiere che mantenevano l’ordine. Non potevi schiamazzare, sporcare, fare abusi edilizi.
In ogni piccolo Comune c’erano una stazione dei Carabinieri, una stazione ferroviaria, un ufficio postale, una piazza e almeno una fontanella.
Lo spazzino di zona non si faceva sfuggire una foglia sulle sue strade. Si andava a prendere il caffè al bar, come i vigili, ma poi tornava al suo posto a fare il suo dovere. Ecco il “posto”, proprio questo non andava più bene.
Il posto fisso non funziona, è la rovina dell’Italia. Occorre privatizzare, snellire, tagliare, dare fuori, allegerire, flessibilizzare. E’ meglio. Ma meglio per chi?
Il postino arrivava, in veste di pubblico ufficiale, e consegnava tutta la posta. Dava spiegazioni, aspettava i destinatari, consegnava la corrispondenza e l’immagine di uno Stato dotato di un’organizzazione.
Il bidello, anche lui in veste di pubblico ufficiale, vigilava sui ragazzi e teneva l’ordine a scuola. Il bidello con gli insegnanti “non precari” faceva la Scuola.
Sugli autobus insieme all’autista c’era il bigliettaio, anche lui con la divisa “seria”. Che riscuoteva i soldi e controllava anche la sicurezza dei passeggeri.
Ma questo apparteneva al passato, bisogna assolutamente privatizzare, snellire, tagliare, dare fuori, allegerire, flessibilizzare. E’ meglio. Ma meglio per chi?
Il risultato è quello a cui purtroppo ci siamo abituati.
Fontanelle chiuse. Bagni inesistenti. Strade sporche. Parchi e giardini abbandonati. Posta in alcuni casi abbandonata. Scuole disastrate. Autobus di linea pieni di gente che non paga il biglietto, vetture imbrattate e rischio costante di furti e aggressioni. Etc. etc.
C’erano meno soldi per tutti. Si stava bene. Il debito pubblico era inesistente.
Ci sono meno soldi per molti. Si sta male. Il debito pubblico è alle stelle.
Regressione umana.

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