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saloneLa Creatività, motivo conduttore del Salone del libro 2013

La scelta del tema della creatività come motivo conduttore del Salone Internazionale del Libro 2013 vuole sollecitare una riflessione su quella cultura del progetto che l’Italia ha sin qui trascurato, ma di cui ha più che mai bisogno di fronte a una crisi che nasce anche dall'incapacità di elaborare un'idea organica di società nel medio e lungo periodo.
Dove corrono e devono correre oggi le frontiere dell'innovazione? Come funziona e dovrebbe funzionare la «fabbrica delle idee»? Come favorire i procedimenti creativi nel contesto delle tumultuose mutazioni in corso, ricche di opportunità e potenzialità ma anche di pericoli? Come darsi una ben calibrata «grammatica della fantasia» 2.0?
I cinque giorni del Lingotto si propongono come una sorta di laboratorio in cui sottoporre a verifica situazioni, tendenze, occasioni, potenzialità, questioni irrisolte, offrendo soprattutto ai giovani indicazioni concrete sul «come fare», ma anche sul «dove» e «quando» fare: dalle pratiche liquide della democrazia in rete alle nuove opportunità produttive, dal futuro prossimo della ricerca al design e alle politiche ambientali. Partendo proprio dalle esperienze innovative ed esemplari nel campo delle scienze, della ricerca, dell'imprenditoria, delle arti e della letteratura, i cui protagonisti sono chiamati a raccontare dal vivo la loro esperienza, i segreti di bottega, le tecniche impiegate, il loro rapporto la tradizione.
Come testimonial di altrettante eccellenze, arrivano al Lingotto alcuni protagonisti della ricerca di riconosciuta autorevolezza internazionale. Andrea Ferrari, professore di nanotecnologie e neodirettore del Cambridge Graphene Center, sta studiando le applicazioni pratiche del «materiale delle meraviglie», il Grafene, destinato a
rivoluzionare le tecnologie delle comunicazioni, delle energie e dei trasporti. Luciano Maiani, presidente del Cnr, è stato uno dei protagonisti delle scoperte legate al bosone di Higgs (popolarmente noto come «la Particella di Dio») che molto devono a scienziati italiani, e ne racconta le tappe e gli sviluppi attesi. Lamberto Maffei, presidente dell'Accademia dei Lincei e professore emerito di Neurobiologia alla Normale di Pisa, spiega come le neuroscienze riescano a «fotografare» i processi creativi della mente. La virologa Ilaria Capua racconta come ha sfidato con successo il conservatorismo scientifico, dimostrando ancora una volta come sia possibile fare cose importanti anche nel Bel Paese. Il biologo Edoardo Boncinelli e l’antropologo Ian Tattersall ricostruiscono come l’evoluzione non abbia smesso di modificare e reinventare la vita sul pianeta.
In campo matematico, aperto alle più ardite speculazioni, è ospite del Salone il brillante matematico francese Cédric Villani, vincitore della prestigiosa Fields Medal (equivalente del Nobel), che si confronta con l’italiano Piergiorgio Odifreddi.
Per l’architettura, è atteso per giovedì 16 maggio l’archistar polacco-americano Daniel Libeskind, il maestro del decostruttivismo che ha firmato alcune memorabili realizzazioni come il Museo Ebraico di Berlino e la riprogettazione di Gound Zero con la Freedom Tower. Accanto a lui, l'architetto israeliano Eyal Weizman si interroga sulle questioni etiche connesse con la pratica dell’architettura, specie in territori contesi, dove diventa uno strumento politico. I disegni di Daniel Libeskind sono esposti nei giorni del Salone in una mostra alla galleria Ermanno Tedeschi in via Pomba 14.
Un'altra esemplare esperienza creativa è quella di Michelangelo Pistoletto, uno dei punti di riferimento dell'arte contemporanea che, in occasione della grande personale che il Louvre gli dedica dall’aprile 2013, si racconta per la prima volta ad Alain Elkann. Un lungo e affascinante itinerario che propone l’arte come fonte di «energia mentale e visiva», come forma di dialogo e partecipazione. La lectio magistralis di Vittorio Sgarbi illustra come la grande arte abbia rappresentato la maternità e la passione.
Si parlerà anche di due settori trainanti dell'inventività italiana. Per il design è attesa una lectio magistralis di Philippe Daverio. Di moda discuteranno Maria Luisa Frida, Franca Sozzani e la blogger Chiara Ferragni con il suo autorevole e seguitissimo blog The Blonde Salad. Atteso anche un maestro del design come Giorgio Giugiaro, in dialogo con Lapo Elkann. A completare il quadro, le esperienze del pittore Ugo Nespolo e del fotografo Guido Harari.
Ermanno Olmi ripercorre la propria vicenda creativa nell’autobiografia di recente pubblicazione. Ma è un'esperienza fortemente creativa anche la sfida impossibile di Gianni Celati, che si è misurato con una nuova traduzione dell'Ulisse di James Joyce.
In campo imprenditoriale, spicca la «rivoluzione di cashmere» di Brunello Cucinelli, che ha profondamente innovato il sistema delle relazioni industriali investendo anzitutto sul capitale umano dei suoi collaboratori. Tra le start-up che sono diventate solide realtà, il gelato di Federico Grom e Guido Martinetti, l’avventura di Osvaldo Gotta e Gregory Alessio, produttori di droni destinati all'uso civile premiati dai mercati internazionali: si confronteranno con Edoardo Nesi, il Premio Strega che ha raccontato la crisi dell’industria tradizionale. Vittorio Marchis del Politecnico di Torino in una delle sue lezioni-spettacolo disseziona alcune tra le più ingegnose invenzioni italiane degli ultimi 150 anni, quasi un’autobiografia della nazione attraverso gli oggetti.
Si muovono nel futuro prossimo due libri dedicati alle potenzialità e ai pericoli del web: quello di Gianni Riotta e quello di Roberto Casati e Gino Roncaglia contro il «colonialismo digitale». Beppe Severgnini propone agli italiani di domani otto chiavi per il futuro, all'insegna della lettera «t»: talento, tenacia, tempismo, tolleranza, totem, tenerezza, terra, testa. È un viaggio nell’Italia che cerca di reinventarsi anche quello che Alzo Cazzullo conduce nella sua inchiesta L'italia s'è ridesta.
La letteratura internazionale trova sin dalla giornata inaugurale due protagonisti: il francese di origini corse Jérôme Ferrari, vincitore dell'ultimo Prix Goncourt, e l’ungherese Péter Esterházy, che al Lingotto riceverà il Premio Mondello Internazionale dalle mani di Melania Mazzucco, giudice unico.
Javier Cercas presenta il suo nuovo romanzo, in cui racconta senza compiacimenti o nostalgie la gioventù bruciata degli anni drammatici del dopo-Franco. Torna al Lingotto con il suo nuovo romanzo anche uno degli scrittori più amati dai lettori italiani, David Grossman. La scrittrice Nele Neuhaus, definita «la Camilleri tedesca», incontra Margherita Oggero. La giovane francese Nathalie Bauer, autrice di un intenso romanzo sulla Grande Guerra, incontra Antonio Pennacchi. Viene dalla Catalogna una delle rivelazioni della narrativa ispanica, Bianca Busquets. Inglese è un altro giovane talento, Anthony Cartwright, molto apprezzato da Jonathan Coe e Zadie Smith. Dall’America arriva Julie Kibler, un’esordiente il cui romanzo Tra la notte e il cuore (Garzanti) è la storia di come la vita conceda una seconda occasione ed è stato oggetto di un’asta internazionale ancora prima della sua uscita. Il francese Denis Lachaud nel suo Imparo il tedesco affronta i dilemmi di una doppia identità, appunto francese e tedesca, che finisce per arrivare all’inconsistenza della memoria collettiva europea.
Scrittore svedese di larga fortuna internazionale è Mikael Niemi, autore di Musica rock a Vittula, con il nuovo romanzo su una piccola comunità sconvolta da una catastrofe nel nord del Paese. Al Lingotto anche Klaus Wagenbach, l’editore tedesco che tanto ha fatto per la cultura italiana, ora in libreria con una garbata autobiografia ricca di incontri memorabili (Sellerio). Da ricordare anche l’omaggio ad Aleksandr Solzenicyn, in occasione della pubblicazione di alcune sue opere inedite a cura di Jaca Book, con la partecipazione del figlio Stefan.
Il popolare scrittore cileno Luis Sepulveda è presente con due incontri: la sua nuova autobiografia informale Ingredienti per una vita di formidabili passioni (Guanda) e un omaggio alla grande poesia cilena (sabato in Sala Gialla) assieme alla moglie, la poetessa Carmen Yáñez, Bruno Arpaia e le letture di Giuseppe Battiston.

Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura
Via Santa Teresa, 15 – 10121 Torino
Tel. 011 518 4268 - Fax 011 561 2109



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Twitter: @SalonedelLibro




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