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Caldo – terrore a 42°

Torna il commissario Dilori, protagonista del thriller Nickname, morte in rete. Anche questa storia è del tutto autonoma e leggerla senza conoscerlo, non altera minimamente la comprensione della narrazione. Ci sono cose orribili che avvengono inspiegabilmente, sono le azioni peggiori perché il loro immotivato accadere produce effetti devastanti anche per chi non ne resta direttamente vittima. L’estate romana, che sta per esplodere, sarà ricordata da tutti come la più orrenda stagione di terrore senza senso. Nell’orrore di solito non c’è ragione, ma può esserci una causa, una spiegazione, un movente. Nei fatti di sangue che leggerai, invece, non c’è un motivo apparente. Nessuno saprà mai perché sono stati commessi, tranne l’autore degli stessi crimini e tu che stai leggendo.
Un altro romanzo che ti cattura fino all’ultima pagina, ambientato tra le vie di Roma, dove il senso di giustizia diventa movente criminale e la vendetta si trasforma in insana follia, oltre il tempo, contro gli innocenti.
Il traffico cittadino, l’afa che rende l’aria quasi irrespirabile, i vapori acri e catramosi dell’asfalto, la temperatura vicina ai quarantadue gradi, pochi pendolari arrostiti alle fermate del tram. Eccezionale ondata di caldo da oltre una settimana. Una strage nelle viscere della città e subito dopo un triplice omicidio in superficie, in uno scenario macabro e inspiegabile. Cosa sta succedendo? Le indagini di un abile commissario e la voglia di scoop di un buffo giornalista locale riusciranno a fermare il colpevole?

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