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Anomalya un nome coraggioso, fuori dalle consuete strategie di naming automobilistici.

Abbiamo deciso di interessarci a questa automobile, proprio per il suo nome inconsueto. Le immagini che abbiamo visto, poi, hanno fatto il resto. Un’altra idea italiana, realizzata a Lucca, da un gruppo insolito. La prima domanda che ci siamo fatti è di cosa si tratta, visto che si parla di una produzione limitatissima di pochi esemplari, solo 10. Infatti a produrla non è un’industria, piuttosto un’officina artigianale di Capannori.

Chi c’è dietro? Il lavoro di Sly Soldano, Samuele Pasquinucci, Luca Sabatelli, Guido Cecchi, Luciano Bartolini. Qualcosa più di un gruppo di amici. Persone che hanno unito le loro esperienze in una nuova esperienza automobilistica. La vettura raggiunge i 270 km/h e pesa soltanto 1080 kg. Da 0 a 100 in 4” e 4”. Non è dotata di elettronica. Chi la guida deve saperlo fare veramente. L’idea infatti è stata proprio quella di costruire un’auto che riporti il pilota al centro dell’attenzione, senza l’assistenza della tecnologia.

Noi stiamo a guardare. Le sfide sono sempre interessanti.

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